Dario Costi
Dario Costi, nato a Parma nel novembre del 1971, ha dedicato la sua carriera ad una vasta gamma di attività professionali, educative, di ricerca e divulgazione culturale incentrate sul legame tra architettura e città. Attualmente ricopre il ruolo di professore associato in Composizione architettonica e urbana presso l'Università di Parma, dove insegna progettazione architettonica a diversi livelli accademici.
Tra il 2005 e il 2012, ha collaborato con Simona Melli presso lo studio di architettura MC2. Dal 2007, è socio fondatore e presidente di Parma Urban Center e ha partecipato in qualità di membro al consiglio didattico dei dottorati di ricerca in "Progettazione architettonica" dell’Università di Palermo e in "Architettura e costruzione" dell’Università di Roma La Sapienza.
Il professor Costi è attivamente coinvolto in importanti progetti di ricerca a livello nazionale, finanziati attraverso competitive selezioni come PRIN 2007 e PRIN 2009, concentrandosi sulla ricerca scientifica e progettuale legata all'edilizia popolare, agli edifici e agli spazi pubblici. Particolare attenzione è data alle potenzialità operative della pianificazione urbana strategica come strumento per anticipare soluzioni architettoniche destinate al rinnovamento di intere aree della città, sulla base di quanto appreso con il progetto Parma Città Futura. Inoltre, l'architetto è ospite in diversi Master universitari dedicati alla Rigenerazione urbana, alla Città intelligente e all'edilizia sociale in varie città italiane, tra cui Parma, Trani e Roma.
Ricopre il ruolo di Direttore delle Serie editoriali "STRUMENTI" di Parma Urban Center e "Manuali di Architettura" per MUP Editore. Tra i suoi numerosi scritti, spiccano opere come "Identità urbana dell'architettura," "Casa Pubblica e città," "Critica e progetto, architettura italiana contemporanea," e "Parma Città Futura, il progetto urbano strategico per un'idea di città." Gli articoli, gli scritti e gli interventi dell'architetto sono stati pubblicati su prestigiose riviste del settore, tra cui d'Architettura, Area, CASABELLA, Domus, Il Giornale dell’architettura, oltre che in pubblicazioni specializzate come "Nuove tendenze in architettura" (Aion Edizioni, Firenze 2011) e "Il complesso delle Tramvie elettriche parmensi a Barriera Bixio, Storia e progetto" (a cura di G. Leoni, Officina Edizioni, Roma 2012).
Casa Galleria e Studio MC2
L'antico casolare rurale dell'Ottocento è stato con cura riadattato in uno spazio multifunzionale per la vita e il lavoro. L'originaria costruzione è stata modificata in almeno sei fasi successive, estendendosi col tempo intorno all'iniziale area destinata all'allevamento delle mucche da latte. Rispettando le caratteristiche tipiche e gli spazi dell'architettura storica, sono stati organizzati e collegati in un insieme unitario l'abitazione, uno sfondo per le esposizioni e uno studio. La parte centrale della stalla, con le sue colonne circolari e gli spazi complementari, è diventata un luogo ispiratore per la progettazione.
La "Portamorta", con il suo sistema di archi che si affacciano sul grande porticato contadino e i livelli superiori dell'antico fienile, ora ospita degli alloggi. La conservazione delle vecchie pareti con i segni del tempo trascorso e il carattere intrinseco dei mattoni è stata affiancata da una pavimentazione in cemento naturale lisciata con un trattamento antipolvere. All'esterno, la pavimentazione presenta un materiale chiaro a vista, con un inserto in legno nella proiezione della cucina verso il giardino.
Elementi in acciaio pre-ossidato delineano le nuove scale e gli impianti, con torrette che richiamano uno stile museale, fornendo punti luce e prese elettriche. Al piano superiore, nelle camere, nuove aperture realizzate negli antichi muri e tagli orizzontali vetrati riportano alla luce i pilastri in mattoni dei primi porticati, originariamente chiusi rapidamente nel corso del tempo.
Oltre alla cucina vista da tutti, è stato aggiunto un nuovo volume bianco che costituisce lo sfondo architettonico del portico per coloro che vengono dal giardino. In modo reciproco, crea uno spazio di relax che si affaccia sul verde attraverso il portico, con la presenza di un asinello e la vista su una grande foto urbana di Oliviero Toscani, recuperata da una mostra tenuta in Piazza Garibaldi alcuni anni prima.
Sul lato che collega la corte alla campagna, nel corso degli anni è stata realizzata una lunga parete bianca ideale per esporre opere d'arte anche per solo un giorno. A terra, un riquadro vetrato sottolinea con eleganza la presenza dell'antico pozzo, aggiungendo un tocco di autenticità e storia a questo suggestivo ambiente che unisce il passato con l'attuale.
Carletti Clelia, Osbaldo C. Cardenas
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