Marco Falasca - MAD Architects
Architetto iscritto all'Ordine degli Architetti PPC di Roma, Marco Falasca si è laureato presso la facoltà di Architettura de La Sapienza. Attualmente è collaboratore presso MAD Architects, uno studio internazionale con sede a Pechino, Los Angeles e Roma, che porta avanti una ricerca che sviluppa un’architettura futuristica basata sull’interpretazione contemporanea dello spirito orientale della natura. Tutti i progetti di MAD (dai complessi residenziali, al luogo di lavoro, ai musei e ai centri culturali) desiderano enfatizzare il senso di comunità e l’orientamento verso la natura, offrendo alle persone la libertà di sviluppare la propria esperienza. Fondato dall’architetto cinese Ma Yansong nel 2004, MAD Architects è uno studio di architettura globale impegnato nello sviluppo di progetti futuristici e tecnologicamente avanzati che cercano di incarnare una visione per la città del futuro basata sui bisogni reali ed emotivi dei residenti. MAD si sforza di creare un equilibrio tra l’umanità, la città e l’ambiente. Riconosciuto a livello mondiale come un pioniere creativo, il fondatore Ma Yansong è una figura centrale nel dialogo mondiale sul futuro dell’architettura; è stato nominato uno dei “10 Most Creative People in Architecture” da Fast Company nel 2009. Ha ricevuto la prestigiosa “International Fellowship” dal Royal Institute of British Architects (RIBA) nel 2011 ed è stato selezionato come “Young Global Leader (YGL ) “Dal World Economic Forum (Forum di Davos) nel 2014. Nel 2020 MAD Architects ha aperto la propria sede europea a Roma, che al momento segue lo sviluppo di importanti progetti a Parigi, Rotterdam, Milano, Amsterdam e Roma.
71, Via Boncompagni
Lo studio di architettura MAD è impegnato nella riqualificazione dello stabile situato a via Boncompagni 71,
Roma. L’ex edificio costruito negli anni '70 sarà parzialmente demolito ed adattato alle nuove esigenze. Si
tratta di una superficie di oltre 30.00 metri quadrati che verranno adibiti a molteplici usi, tra cui, spazi di
lavoro, residenze ed esercizi commerciali.
L'attenzione al dettaglio e la considerazione per l'efficienza energetica sono aspetti chiave del progetto, con
l'obiettivo di ridurre il consumo di CO2. L'approccio conservativo mira a mantenere ampie porzioni della
struttura esistente, minimizzando l'impatto ambientale durante la fase di costruzione; inoltre, saranno
integrati pannelli fotovoltaici per la produzione di energia, contribuendo a rendere lo stabile sostenibile e
all'avanguardia.
La particolarità di questo progetto risiede nell’obiettivo di integrarsi armoniosamente nel contesto del
quartiere, preservando i volumi e la struttura preesistente. La nuova architettura fungerà da connessione tra
passato e futuro, unendo la struttura degli anni '70 alla ex chiesa e all'architettura moderna. Il progetto si articola in quattro elementi principali: un moderno edificio per uffici di circa 17.000 mq lungo via
Boncompagni e via Romagna, caratterizzato da una facciata in vetro; circa 4.200 mq di uffici progettati per
preservare la facciata storica lungo via Sicilia; circa 7.500 mq di residenze posizionate tra via Boncompagni e
via Puglie; uno spazio multifunzionale all’interno dell’ex chiesa di San Lorenzo.
YueCheng Courtyard Kindergarten
L’asilo nido di YoueCheng è un esempio di come lo studio MAD Architects riesca a combinare antico e
contemporaneo attraverso le sue opere. Realizzato nella città di Pechino, il progetto copre una superficie di
9.275 metri quadrati situati nella città. Nel sito prescelto erano presenti delle costruzioni di diverse epoche e tipologie, cosi come alcuni alberi
antichi. Alla base del progetto c’era l’idea di integrazione intergenerazionale, è per questo che l’asilo sorge in
vicinanza di una residenza per anziani.
L'approccio progettuale degli architetti è stato quello di realizzare un patio sopraelevato con un movimento
fluido, quasi come se si fosse fatto colare un liquido intorno all'esistente. Questo movimento fluido
contrasta con la regolarità dell'antico; è proprio questo contrasto a definire due epoche diverse tra
l'esistente e il nuovo, due dimensioni destinate a dialogare e convivere, analogamente ai bambini e agli
anziani. Il nuovo non eclissa l'antico, ma lo fa risaltare al suo interno.
L'idea che gli architetti vogliono trasmettere è quella di entrare in una nuova realtà, lasciandosi alle spalle
un mondo guidato dalle rigide regole dell'ortogonalità, caratterizzato da colori blu e giallo, per immergersi
in un luogo differente. Qui, a predominare, sono le linee curve e le tonalità di rosso.
Domanda all'architetto:
Partendo dal presupposto che un progettista deve essere in grado di saper gestire e sapersi adattare a qualsiasi contesto, com'è stato rapportarsi con uno studio di architettura che è impegnato nello sviluppo di progetti futuristici e tecnologicamente avanzati, dopo aver ricevuto una formazione accademica incentrata principalmente sullo sviluppo di progetti in un contesto urbano storico come quello di Roma?
Clelia Carletti, Osbaldo C. Cardenas
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